10 anni... e tanta voglia di crescere
“Rendimi il tempo della mia adolescenza, quando ancora non ero me stesso, se non come attesa.” (Goethe, Faust)
Il Laboratorio non ha bisogno di chiedere a nessuno che gli sia reso il tempo che non è più: nell’adolescenza, infatti, sta per entrare, in punta di piedi, e lo vuol fare con tutte le attese e le speranze in un futuro in cui, in qualche modo, è già, con i sogni che lo animano, con le intuizioni cui mettere mani e piedi per farle diventare nuove avventure e originali percorsi verso uno stile di vita sempre più adulto, alla portata di ogni artista.
Quando, dieci anni fa, abbiamo iniziato ad abitare lo spazio che il Comune di Lecce ci ha concesso per il Progetto Div.ergo, avevamo al nostro attivo tanta voglia di cambiare un po’ il mondo, di farlo diventare un po’ di più casa di tutti e di farlo guardando in faccia quei nove amici – gli artisti – che erano già con noi in altre esperienze.
Di quegli artisti alcuni non sono più in laboratorio: Mariella ci protegge dal cielo, altri – o chi per loro – hanno preferito esperienze diverse o manifestato esigenze cui il Laboratorio non poteva rispondere.
Ma altri otto si sono aggiunti e, guardando alla strada fatta, al tempo condiviso, siamo invasi dallo stupore. La realtà, davvero, ha superato la nostra stessa immaginazione. Oggi tre nostri artisti hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Oggi tutti i nostri artisti sono in grado di raggiungere a piedi il laboratorio, autonomamente. Oggi tutti hanno maturato una competenza artistica ed un’apertura culturale davvero inimmaginabili in partenza. È proprio di questi giorni la sorpresa di sentir canticchiare, mentre si dipinge un Iris di Van Gogh o si manipola la resina per costruire un presepe, le arie del Rigoletto, ultima tappa del nostro viaggio fra le bellezze della parola e della musica.
Mi sento di dire che oggi, la nostra Città, grazie alla presenza del Laboratorio, è più bella: quante persone, in questi dieci anni, hanno potuto cambiare idea sulla disabilità; quante sono entrare attratte dalla gioia che si vede dipinta sui volti, quante hanno aperto il cuore alla speranza di futuro per i propri figli. Quanti turisti ci hanno arricchito con la loro benevolenza e quanti complimenti abbiamo ricevuto per l’Amministrazione della città e per l’esperienza!
Tutto questo, però lo consideriamo periodo di prove tecniche: ora per noi è tempo di crescere, è tempo di dialogare più intensamente con l’Amministrazione e con le altre associazioni per costruire reti capaci di contribuire a quanto rende la Città un luogo in cui tutti i cittadini, nessuno escluso, sono protagonisti, attivi costruttori di benessere e di ben vivere. È tempo di cercare le strade percorribili, perché ci sia lavoro per molti. È tempo di fare passi per una vita più autonoma per le persone con abilità diverse, una vita che faccia dell’essere adulti quella soglia da varcare per diventare costruttori di un mondo altro, dove le relazioni, la collaborazione, il desiderio diventano le leve per forzare alla speranza un tempo che sembra bombardato dall’egoismo, da forme di negazione dell’umano che rischiano di far orientare la storia verso la morte.
Noi, a Div.ergo, abbiamo questo programma: rimboccarci le maniche per costruire una Vita più bella per molti, sporcandoci le mani.
Maria Teresa Pati